Allarme Stress Cronico. Nuovo e preoccupante “male sociale” che la ioniterapia risana.

Sullo Stress non esiste una definizione precisa dal significato universalmente condiviso. L’ipotesi è che sia la risposta del cervello a stimoli che causano incertezza o che la Persona non si sente in grado di affrontare.

Gli eventi, gli impegni, i compiti e le difficoltà che provocano Stress sono definiti eventi stressanti (noti anche come stressors) e includono:

  • Fattori ambientali: temperature esterne troppo intense, rumori forti e prolungati, inquinanti fastidiosi, catastrofi naturali come terremoti, alluvioni, ecc.
  • Eventi della vita (piacevoli o spiacevoli): matrimonio, nascita, avanzamento di carriera, decesso di una persona cara, divorzio o separazione, assistenza ad un disabile o malato grave, ecc.
  • Eventi imprevisti: l’arrivo di un ospite inatteso, l’automobile che non parte, lo smarrimento di un oggetto importante, un elettrodomestico che smette di funzionare, ecc.
  • Situazioni lavorative: responsabilità gravose, carico eccessivo, scadenze impellenti, richieste pressanti da parte di un superiore, conflitti relazionali con colleghi, ecc.
  • Situazioni sociali: tensioni con persone care e importanti per la propria vita, discussioni con amici e colleghi, ecc.
  • Situazione biologica: malattia, incidente, disabilità fisica, ecc.
  • Situazioni incontrollabili: il risultato di un’analisi clinica, l’esito di un esame, ecc.
  • Paure: parlare in pubblico, viaggiare in aereo, fallire un compito, ecc.
  • Modo di pensare: aspettative, opinioni, punti di vista, traumi del passato, ricordi spiacevoli, ecc.

Lo Stress favorisce l’adattamento agli infiniti stimoli fisici e mentali che il vivere comporta; dunque, non ha una connotazione necessariamente negativa. Può essere positivo (e, in questo caso, viene definito eustress) quando stimola la concentrazione in vista di un esame da sostenere, oppure la carica prima di affrontare una competizione agonistica o una nuova mansione lavorativa.
Assume connotazioni negative, invece, quando si protrae nel tempo e logora, determinando un sovraccarico emotivo che finisce col danneggiare le cellule, i tessuti e gli organi, compromettendone persino la funzionalità.

La percezione di ogni evento e situazione è totalmente soggettiva; dunque, il tipo e il livello di Stress raggiunto cambiano nettamente a seconda del modo con cui la Persona affronta ciò che vive. Così, c’è chi riesce ad attraversare situazioni logoranti e negative con grande leggerezza e positività e chi, al contrario, affronta in modo rigido, pessimista e vittimistico persino eventi passeggeri di lievissima entità. Il livello di Stress è influenzato anche da fattori genetici e da memorie inconsce che ancora incidono sul vissuto personale. I Bambini che hanno subito molestie, ad esempio, tendono a diventare Adulti molto più vulnerabili allo Stress. Analogamente, le Persone vittime di violenze o sopravvissute a gravi incidenti o attentati terroristici, tendono a sentirsi molto più indifese. Un evento stressante attiva il sistema nervoso in modo del tutto indipendente rispetto alla volontà della Persona. E lo fa sia che si tratti di una situazione oggettivamente pericolosa (un’aggressione fisica), sia che riguardi avvenimenti di lieve entità (l’auto che non si mette in moto, un elettrodomestico che smette di funzionare, ecc.), poiché non conta COSA si vive, ma COME lo si vive. Se l’evento – piccolo o grande che sia – è vissuto come stressante, ecco il sistema nervoso reagire come se la vita fosse in pericolo e mettere in moto una modalità di risposta chiamata “combatti o fuggi” che attiva prontamente il rilascio degli ormoni dello stress (adrenalina, noradrenalina e cortisolo), responsabili delle modifiche fisiche e comportamentali che permettono all’organismo di affrontare e superare il pericolo.

Adrenalina e noradrenalina provocano un aumento del battito cardiaco, del respiro, della pressione arteriosa e dello stato di attenzione, predisponendo l’organismo all’attacco o alla fuga. Il cortisolo, invece, determina sia un maggior rilascio nel sangue di glucosio e lipidi (affinché forniscano l’energia necessaria a sostenere la reazione di attacco o fuga), sia una riduzione di alcune funzioni (come digestione e riproduzione) considerate non indispensabili, affinché sia dato maggior sostegno ad organi vitali (ad esempio il cervello).
Se si tratta di Stress acuto (che inizia e finisce rapidamente), ecco i livelli degli ormoni dello stress tornare presto alla normalità. Se, al contrario, la Persona vive costantemente sotto Stress, il livello di produzione degli ormoni rimane elevato, portando ad uno Stress cronico che può provocare disturbi psicologici (ansia, depressione, irritabilità, insonnia, ecc.) sia problemi fisici (malattie cardiache, obesità, diabete, cancro, ecc.).Lo Stress acuto è la reazione immediata del corpo a una minaccia, uno spavento o una forte emozione. Generalmente si verifica una sola volta e in un periodo di tempo limitato.
I disturbi emotivi più comuni che ne derivano sono ansia, irritabilità e rabbia. Quelli fisici sono invece tensione muscolare, mal di testa, problemi di stomaco o intestinali, aumento dei battiti cardiaci e, a volte, ipertensione arteriosa.

Un singolo episodio di Stress acuto solitamente non causa problemi. Tuttavia, se grave (subire o assistere ad un atto di violenza o essere coinvolti in un attentato terroristico), può causare gravissimi disturbi da Stress post-traumatico.
L’esposizione a stress prolungati dovuti a situazioni malsane (un matrimonio infelice, relazioni lavorative o familiari conflittuali, preoccupazioni legate a persone care, assistenza a disabili o malati, ecc.), può invece causare un continuativo aumento degli ormoni dello stress che determina Stress Cronico. Esso sovraccarica l’organismo, danneggiando organi e tessuti e provocando gravi conseguenze che possono includere l’aumentata vulnerabilità alla comparsa (o aggravamento) di malattie infettive, metaboliche, autoimmuni, croniche, psichiatriche, ecc. Nei casi meno gravi, si può invece assistere alla cronicizzazione di disturbi lievi ma fastidiosi quali emicrania, insonnia, ulcera, gastrite, ecc.

La Pandemia è stata un potente amplificatore dello Stress cronico.
“Il LockDown ha inciso notevolmente sulla salute mentale delle Persone, soprattutto in alcuni paesi come l’Italia”, afferma Agnese Cattaneo, Global Chief Medical Officer di Angelini Pharma.
La Pandemia ha provocato Stress e disturbi psicologici nel 65% degli italiani, ma anche al 63% dei britannici, al 69% degli spagnoli e al 50% dei tedeschi, con una media europea del 58%.
Lo evidenzia una Ricerca condotta dall’Istituto Elma Research per Angelini Pharma in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale.

Tra i sintomi segnalati:

  • 19% insonnia, difficoltà a dormire o risvegli notturni,
  • 16% mancanza di energia o debolezza,
  • 15% tristezza o voglia di piangere,
  • 14% paure e timori eccessivi,
  • 14% mancanza di interesse e assenza di piacere nel fare le cose,
  • 10% panico e attacchi d’ansia.
In Italia, poi, i dati sono leggermente superiori e più allarmanti rispetto agli altri Paesi analizzati:
  • il 67% (media europea: 61%) ha sofferto almeno due di questi sintomi,
  • il 50% (media europea: 46%) ne ha sofferto per la prima volta,
  • il 33% (media europea: 39%) ha avuto un peggioramento dei sintomi presenti,
  • il 54% (media europea: 51%) li ha condivisi con il partner, i familiari e gli amici, mentre solo una minoranza è ricorsa ad un professionista (il 18% con il medico di medicina generale, l’11% con lo psicologo e il 9% con lo psichiatra (media europea: 6%),
  • il 35% (media europea: 26%) ha cercato autonomamente informazioni sul tema (il 65% su internet, il 18% in Tv e il 18% dal medico curante).
    Il questionario ha inoltre rilevato che:
  • il 53,8% ha dichiarato che la Pandemia ha avuto ripercussioni moderate o intense sul proprio stato emotivo,
  • il 28,8% ha manifestato sintomi gravi di ansia,
  • il 16,5% ha vissuto sintomi depressivi moderati o intensi,Quando limitazioni e chiusure sono state imposte nuovamente e dichiarate quale unico mezzo di difesa, lo Stress è tornato ad acutizzarsi – più intenso che mai – cronicizzandosi.

Nel contempo, l’altalena di decreti e norme che cambiavano di continuo, ha generato smarrimento e confusione, provocando (soprattutto nei più fragili) la fatica di tenere il passo.
Le Persone hanno cominciato a pensare che fosse tutto inutile e che la libertà personale e la propria normale quotidianità non sarebbe mai più stata ripristinata.
Quando non si intravede la fine di una situazione di crisi che genera ansia e paura, lo Stress prende il sopravvento poiché viene meno quel senso di sicurezza che scaturisce da abitudini, ritmi quotidiani, mansioni lavorative e consuetudini relazionali.
Così, si approda ad una perdita di senso che determina il vivere dentro ad una realtà che scricchiola e mai più potrà riacquisire le sicurezze su cui prima si fondava. Da qui, quel malessere collettivo oggi condiviso anche da chi sapeva affrontare serenamente tutte le turbolenze della propria vita.

  • il 20% ha affrontato sintomi ricorrenti da disturbo post-traumatico da stress (PTSD) in relazione alle esperienze legate alla Pandemia,
  • il 21% ha dovuto far fronte a sintomi ansiosi, clinici e significativi, che hanno interferito sulle proprie attività quotidiane,
  • il 10% ha avuto almeno un attacco di panico, senza averne mai sofferto prima,
  • il 28% ha lamentato sintomi ossessivo-compulsivi disturbanti che hanno compromesso le proprie attività quotidiane,
  • il 55% ha dichiarato di aver sofferto di insonnia,
  • il 14% ha iniziato ad assumere ansiolitici o sonniferi,
  • il 10% ha iniziato ad assumere antidepressivi e il 19% di chi già li assumeva ha dovuto incrementarne il dosaggio.

Le misure di confinamento, l’isolamento e la totale demolizione dei ritmi quotidiani hanno avuto un impatto negativo significativo sulla salute mentale delle Persone. Negli individui sono stati altamente presenti sintomi legati a depressione, disturbi dell’ansia e dell’umore, Stress post-traumatico, disturbi del sonno, panico, stigmatizzazione, poca autostima e mancanza di autocontrollo.
L’isolamento e la quarantena hanno anche determinato l’acuirsi di problematiche già in essere come la depressione, l’ansia, gli attacchi di panico e le tendenze suicide.

Sono tante le Testimonianze di Privati, Terapeuti e Medici che in questi anni ci hanno confermato la potente azione di ioniflex sul Benessere Psicofisico. Un’azione che risolve problematiche legate all’insonnia, ma anche stati d’ansia e Stress che, quando reiterati, inevitabilmente riverberano sul corpo fisico – danneggiandolo.

La Dottoressa Patrizia Castellacci, che da anni utilizza ioniflex con tutti i suoi pazienti e che ha spesso partecipato a Convegni Medici e Scientifici al fine di diffondere la potente azione della ioniterapia tissutale, così spiega: La ioniterapia tissutale, affronta il problema dello Stress attraverso un’interessante chiave di lettura: l’asse pelle-cervello. Pelle e sistema nervoso hanno la stessa derivazione embriologica (“ectodermica”) nella vita intrauterina e sappiamo anche che la pelle è ricca di terminazioni nervose, in grado di comunicare con il cervello, sia attraverso stimoli elettrici, che per il tramite di “messaggeri chimici” (ormoni, neuropeptidi). In termini pratici la pelle non è solo una barriera protettiva, ma rappresenta una centrale di raccolta ed inoltro di “informazioni”: ne deriva che stimolando correttamente l’epidermide possiamo interagire con la neurochimica cerebrale.

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