Ioniterapia tissutale per risolvere asma e bronchite

Ioniterapia tissutale: una meravigliosa via del respiro per risolvere asma e bronchite

La fame d’aria che caratterizza alcune patologie respiratorie è causata da una contrazione eccessiva della muscolatura liscia di bronchi e bronchioli (broncospasmo). Essa comporta il restringimento delle vie respiratore che, nelle forme più gravi, può arrivare addirittura a completa occlusione.
La sintomatologia tipica comporta dispnea (fatica a respirare), tosse (causata da accumulo di muco), rantoli respiratori e sensazione di oppressione toracica.
L’asma è una patologia cronica che può riacutizzarsi a seguito del contatto con allergeni (polline, polvere, muffe, alimenti) e farmaci (antinfiammatori, antibiotici, antipertensivi), dopo sforzi fisici, infezioni e stress emotivi.
Nel mondo si calcolano oltre 300 milioni di soggetti asmatici dei quali circa 2,6 milioni In Italia. Quindi si tratta a tutti gli effetti di una malattia sociale e in costante aumento soprattutto nei Paesi industrializzati, dove fattori ambientali, stile di vita, e inquinamento atmosferico giocano un ruolo patogenetico determinante.

La bronchite (acuta o cronica) generalmente insorge a seguito di infezioni respiratorie virali come raffreddore e influenza. Conserva etiologia virale o determina complicazioni batteriche.
La principale causa della cronicizzazione è l’inquinamento atmosferico, che può portare ad una forma particolarmente grave e irreversibile nota come BPCO (Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva, COPD nell’acronimo inglese: Chronic Obstructive Pulmonary Disease); una delle principali cause di mortalità nei paesi industrializzati, caratterizzata da dispnea a riposo, cianosi alle dita, aumento della frequenza cardiaca, necessità di ossigenoterapia e crescente invalidità.
Trascurare gli episodi acuti di bronchite può portare a modificazioni strutturali irreversibili. Sono dunque assolutamente consigliati l’abolizione del fumo di sigaretta, un’adeguata idratazione e un’alimentazione alcalinizzante.
Asma e bronchite, come precedentemente detto, sono malattie accomunate da broncospasmo e la terapia medica si fonda sull’utilizzo di farmaci antinfiammatori e broncodilatatori, secondo strategie consolidate.
Anche in questo caso, la ioniterapia tissutale si rivela una formidabile via terapeutica e ioniflex un meraviglioso alleato della Salute. Infatti, come dichiarato dalla dottoressa Patrizia Castellacci:

“Il ricorso complementare alla ioniterapia tissutale, che ho sperimentato con successo su molti pazienti, trova il suo razionale nelle modificazioni elettriche che sono alla base del broncospasmo: acidosi respiratoria.
Ricordiamo che con questo termine si indica un disordine dell’equilibrio acido-base caratterizzato da aumento della pressione parziale di anidride carbonica (PaCO²) che determina discesa del pH. Il meccanismo di compenso è rappresentato dal sistema tampone costituito dall’emoglobina (acidosi respiratoria acuta) e in seguito dal maggior riassorbimento dei bicarbonati (acidosi respiratoria cronica). Cause “primitive” di acidosi respiratoria sono costituite da alterazioni della dinamica della gabbia toracica (cifoscoliosi, distrofia muscolare, mentre le principali cause “secondarie” sono appunto le patologie accomunate da broncospasmo: asma, bronchite, broncopneumopatia cronica ostruttiva.
Nei miei pazienti suggerisco almeno mezz’ora al giorno di ioniterapia tissutale in zona toracica, aumentabile senza problemi durante le riacutizzazioni, utilizzando l’accessorio “guanciale”.

Ai miei pazienti suggerisco anche di bere almeno un litro di acqua “ionizzata”, ottenibile da normale acqua di rubinetto, utilizzando l’accessorio “puntale acqua”: si posiziona sul “guanciale” una bottiglia (o una caraffa) rigorosamente in vetro, riempita d’acqua, immergendo di un paio di centimetri il “puntale”, programmando la macchina con l’apposito programma. Al termine è suggeribile versarla lentamente in altro contenitore lasciando nella prima bottiglia il “fondo” di qualche centimetro, che potrebbe contenere impurità precipitate durante il processo. L’acqua così ottenuta resta “ionizzata” per un paio di giorni ed è raccomandabile a tutti, nel contesto di una quotidiana buona pratica di idratazione, con effetti diuretici immediatamente percepibili”.

Dottoressa Patrizia Castellacci – Medico Chirurgo, Professore a.c. di Patologia generale; Specialista in Psicoterapia ad Indirizzo Ipnosi Clinica; Terapeuta in Medicina fisica e riabilitazione – Fisiatria; Master Universitario II° Livello in PsicoNeuroEndocrinoImmunologia; Medico esperto in Omeopatia, Omotossicologia e Discipline integrate; Ozonoterapeuta.

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